MISSION

L’associazione E.VA odv gestisce il Centro Antiviolenza, occupandosi di accogliere e supportare donne che subiscono o hanno subìto violenza, in qualsiasi forma essa si manifesti (fisica, psicologica, economica, sessuale), senza preconcetto alcuno riguardo nazionalità, orientamento sessuale, stato civile, credo politico e/o religioso e condizione economica.

Come scritto all’art. 3 dello Statuto dell’Associazione, la nostra missione è quella di non far sentire sole le donne vittime di violenze e maltrattamenti, dando voce ai loro bisogni inascoltati e inespressi.

Un team multidisciplinare, infatti, accoglie la vittima come persona da rispettare e non da giudicare, la ascolta in modo proattivo ed empatico fornendo alla donna la possibilità di essere compresa e di poter narrare la propria storia. La accompagna, inoltre, nell’iter da affrontare: dalla denuncia, al reinserimento sociale, all’acquisizione dell’autonomia.

La violenza contro le donne e i bambini è una violazione dei diritti umani e un crimine di responsabilità giuridica penale. E.VA, per questo, interagisce esclusivamente con le donne, garantendone l’anonimato, la protezione e il benessere psicofisico di cui hanno bisogno.

ANALISI DEL PROBLEMA

La violenza contro le donne rappresenta un problema di proporzioni globali e di rilevante importanza; lo affermano i dati ISTAT, i quali mostrano che il 31,5% delle donne nel corso della propria vita ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale.


Report annuale 2022 E.VA odv


La violenza di genere può assumere differenti forme e le descrizioni sottostanti possono aiutare ad inquadrarle meglio:

  • Violenza fisica: tutte le forme di violenza contro il corpo (ad esempio spintoni, calci, pugni, percosse con oggetti)
  • Violenza sessuale: tutte le forme di coinvolgimento, non condivise, in attività sessuali (imposte sia dal partner all’interno della relazione, sia perpetrate da estranei).
  • Violenza psicologica: tutti gli atteggiamenti, le azioni e le parole volte a denigrare, umiliare, atterrire, manipolare, rendere insicura la donna.
  • Violenza economica: tute le forme di controllo economico e riguardo alla gestione del patrimonio (ad esempio vietare l’accesso al conto bancario, pretendere un resoconto dettagliato delle spese, non informare sulla situazione economica generale, far sottoscrivere documenti senza le dovute informazioni)
  • Stalking: tutti gli atteggiamenti persecutori, protratti nel tempo, volti a far sentire la vittima costantemente controllata e in continuo pericolo, generando vissuti di intensa ansia e paura.
  • Violenza assistita: situazioni in cui i bambini sono spettatori di qualunque forma di violenza e maltrattamento agito su figure di riferimento o su altre figure particolarmente significative.

Il ciclo della violenza: vortice in cui la donna viene inghiottita a seguito della violenza sistematica, continuativa e quindi ciclica, del partner (Walker, 1979)

STORIA

L’associazione di volontariato E.VA Emergenza contro la Violenza è stata costituita il 21 Ottobre 2011, iniziativa promossa e sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio, grazie alla costituzione di un’equipe multidisciplinare in grado di sostenere le vittime sotto differenti aspetti.

Durante la seduta del 26 Giugno 2012 del Consiglio Regionale della Lombardia è stata approvata la legge 11 che stabilisce alcune norme in materia di interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza.

E.VA, il 23 Aprile 2013, è stata riconosciuta associazione aderente al numero nazionale 1522.

Il 3 Luglio 2013 l’associazione è stata iscritta all’albo regionale delle associazioni e dei movimenti per le pari opportunità.

STATUTO

DIRETTIVO

Come previsto dallo statuto la gestione della ODV è rimessa ad un consiglio direttivo che è attualmente così composto:

Emilia Barni

presidente

Ada Schipani

vicepresidente

Rita Michelini

tesoriere

Cristiana Scornaienghi

consigliera

Elisabetta Bonfanti

consigliera

SCARICA STATUTO

E.VA mira ad essere una presenza discreta, nel rispetto delle storie di sofferenza delle donne vittime di violenza, che si rivolge alla comunità provinciale con un segnale forte di denuncia di una realtà che non è possibile ignorare.

Il Centro desidera puntare la centralità sulla donna ed il suo disagio, per poterla aiutare a combattere le situazioni di solitudine e violenza offrendole servizi assistenziali e di supporto di tipo olistico finalizzati a ridare dignità alle donne che assistiamo.

Clicca qui per scaricare lo Statuto

PRINCIPI FONDAMENTALI A CUI SI ATTIENE E.VA odv

  1. UGUAGLIANZA: Nessuna discriminazione nell’erogazione delle prestazioni può essere compiuta per motivi riguardanti: sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche.
  2. IMPARZIALITÀ: Il comportamento di E.VA odv nei confronti delle utenti deve ispirarsi a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.
  3. CONTINUITÀ: L’erogazione del servizio deve essere svolta con continuità, regolarità e senza interruzioni, in modo conforme a quanto previsto dalle disposizioni statali, regionali, provinciali e comunali nonché dalla convenzione con l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio e del Protocollo d’Intesa della Rete territoriale antiviolenza.
  4. RISERVATEZZA: I servizi e il trattamento dei dati relativi allo stato ed ai fatti riguardanti la donna assistita sono effettuati nel rispetto più assoluto della riservatezza. Il personale di E.VA odv impronta le proprie azioni al rispetto del segreto professionale e della riservatezza delle informazioni di cui è venuto a conoscenza.
  5. EFFICIENZA ED EFFICACIA: Ogni professionista di E.VA odv lavora per il raggiungimento dell’obiettivo primario che è la tutela delle donne, in modo da produrre, con le proprie conoscenze professionali, esiti validi. Il raggiungimento di tale obiettivo non è separato dalla salvaguardia delle risorse che devono essere utilizzate nel miglior modo possibile, senza sprechi o costi inutili.

RETE TERRITORIALE ANTIVIOLENZA DI BUSTO ARSIZIO

Il Centro afferisce alla Rete Territoriale Antiviolenza di Busto Arsizio, una rete sottoscritta da enti e istituzioni pubblici e privati, tra cui Amministrazioni locali, forze dell’ordine e aziende socio-sanitarie che, attraverso l’adesione a un Protocollo d’Intesa, lavorano a stretto contatto con i Centri Antiviolenza del territorio, al fine di creare e condividere buone prassi e azioni sempre più efficaci nel contrastare il fenomeno. Il Comune di BA è l’Ente capofila della Rete, a cui fanno riferimento anche i comuni degli ambiti di Gallarate, Somma Lombardo e Saronno, che ha un suo Centro Antiviolenza (Associazione Rete Rosa).